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"se apro un libro, migliaia di farfalle si liberano"

Mario Giunta

quel cappotto che non ti ho comprato

COLLANA /Pagine&Cinema/

aggiornato al 28 settembre 2019

Davide Vigore

La bellezza imperfetta

Sceneggiatura integrale e fotografie di scena del film

 

Collana/Pagine&Cinema/4

 

...Quando Davide Vigore mi ha fatto vedere “La bellezza imperfetta” il suo “corto” tratto da questo libro – o forse è il contrario, ma che importa? – ho pensato che spesso la poesia più bella, quella più intensa, può nascere solo da macerie e disperazione. Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori diceva il poeta, appunto.

Girolamo è un uomo brutto, dentro e fuori. Ma la bellezza di Victoria lo redime, fa di lui una persona migliore, gli fa comprendere i suoi errori.

 Anche se Victoria, come aveva previsto, sarà l’errore più grande della sua vita.

La bellezza imperfetta di Scimone è quella della città in cui Davide Vigore ha voluto ambientare la sua storia. La “sua” Palermo, la “nostra” Palermo. Marcia, decadente, irripetibile: “In qualche modo – mi spiegò una sera davanti al secondo (o terzo, chissà) aperitivo nella città che abbiamo scelto, Roma - voglio pensare che se persino un essere ripugnante come Scimone ha un’anima e riesce a riscattare un’esistenza sbagliata, anche Palermo potrà rialzarsi e tornare ai fasti di un tempo”...

 

Dalla prefazione di Lucio Luca

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Antonella Barbera e Patrizia Fazzi

Franca

Sceneggiatura integrale e fotografie di scena del film

 

Collana/Pagine&Cinema/3

 

Un’ overview sul cortometraggio Franca deve necessariamente partire dal titolo, poichè, se qualcuno lo avesse dimenticato, Franca è un voluto omaggio a Franca Rame e più precisamente alla Franca che ha subito una violenza sessuale nel 1973.

Il pretesto è uno spettacolo realizzato da Patrizia Fazzi dal titolo “Se l’arte è donna”; spettacolo multilingue in cui, tra le tante protagoniste, l’unica italiana è proprio Franca Rame.

Troppo pochi i 3 minuti per rendere un compiuto omaggio ad una protagonista assoluta del teatro italiano novecentesco ma sufficienti per farle una carezza, per tributarle un segno di affetto e di stima.

La narrazione visiva di questo brevissimo corto è come un continuo spostamento fisico, tangibile, dentro e fuori la mente e la memoria della protagonista: i close-ups, gli sfocati, gli avvicinamenti della protagonista alla camera fino a sottrarre luce all’obiettivo, sono stati i mezzi attraverso cui la donna diviene spazio e interiorità in soluzione di continuità.

Il buio spesso provocato dall’estremo approssimarsi dell’attrice all’obbiettivo ha la funzione evocativa di rimandare alla scena successiva con una dissolvenza a nero, quasi una porta oscura verso il ricordo di un’esperienza, buia anche essa.

 

Dalla prefazione degli autori

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Davide Vigore

La Viaggiatrice

Sceneggiatura integrale e fotografie di scena del film

 

Collana/Pagine&Cinema/2

La Viaggiatrice

è un cortometraggio scritto e diretto da Davide Vigore, presentato quest’anno alla 73° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

La sceneggiatura inizia con un interrogativo:

Si può rubare ad una ragazza la sua giovinezza?

Hind lavora da anni come badante presso la casa di una persona anziana: trascorre le sue giornate facendo sempre le stesse attività, la sua vita è una routine infinita fatta di giorni uguali. Vive in un presente continuo, nella spasmodica attesa di qualcosa, di qualcuno.La sera, dopo aver messo a letto l’anziana signora, si rifugia nella sua camera piena di sogni.

Sarà proprio l’anziana signora a farle capire l’importanza della giovinezza

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Collana Pagine&Cinema/1

Gaetano Libertino

Quel Cappotto che non ti ho comprato

Sceneggiatura integrale e fotografie di scena del film

 

Fotografie di Gaetano Volante

Leggere la storia che ci propone Libertino, è come fare una viaggio che lo stesso Guareschi fece con la pubblicazione del libro Bianco e nero.

Quel cappotto che non ti ho comprato, è un racconto struggente, capace di fare suonare le corde dell’anima quando i personaggi ruotano attorno alla disabilità di Carmela, nata con una malformazione alla gamba ma non per questo diversa.

E sono proprio i suoi affetti più intimi a difenderla dagli sguardi e dai bisbiglii popolari, tipici dei paesi arretrati dell’entroterra siciliano.

 

dalla prefazione di Ivan Scinardo

Collana Pagine&Cinema

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