maurizio vetri editore
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Collana/Poesia/13
FUORI CATALOGO
Titolo: Le Rime - antologis di odi e canti
Autore: Giuseppe Mistretta
Formato: 15x21 cm
brossura
96 pagine
Copertina:
Studio Maurizio Vetri & Greta Vetri
Prima edizione: Febbraio 2017
isbn 978-88-99782-12-2
Prezzo di copertina: Euro 12,00
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Breve osservazione sul linguaggio
Il linguaggio questo arcano e misterioso tempio della conoscenza e della comunicazione è diventato oggi, asettica espressione del comportamentismo. E’ gioco forza che l’evoluzione della società condizioni l’evoluzione linguistica, determinando struttura e morfologia della lingua.
Ormai nelle lingue moderne si percepisce la prevaricazione dell’elemento funzionale-comunicativo sull’elemento stilistico-espressivo.
linguaggio e scrittura non più forieri di espressione, ma di comunicazione.
Esso è stato depauperato della sua componente aristocratica e poetica sacrificata sull’altare della comunicazione funzionale.
La lingua, in conformità alla deriva autoritaria e totalitaria delle società moderne, non esprime più sentimenti,ma prescrive e ordina azioni e comportamenti funzionali alla preservazione dello status ante. La parola scritta un tempo recava in sé, il potere di determinare una modificazione magica della realtà e perciò stesso esprimeva una carica sempre nuova in grado d’innescare processi e metamorfosi che agivano profondamente sulla struttura sociale.
Oggi la parola è spesso asservita alle esigenze di controllo del potere o semplicemente addetta al nutrimento dell’ego. La scarnificazione delle strutture linguistiche, depurate sempre più della loro intrinseca complessità, è strumentale all’esigenza di giustificare e legittimare l’ordine esistente, facendo sì che ciò che è reale appaia necessariamente come razionale.
La contrazione del linguaggio è per sua natura contrazione del pensiero concettuale e critico: un po’ come la neolingua di orwelliana memoria.
Se non esiste un termine per rappresentare un concetto, quel concetto stesso non esiste. La scrittura come il linguaggio moderno vive oggi di contrazioni, abbreviazioni, semplificazioni parossistiche. Esse celano quelle “astuzie della ragione” pervicacemente tese a neutralizzare il potenziale eversivo del linguaggio. La desertificazione linguistica si sta compiendo partendo dalla ghettizzazione dei dialetti e giungendo a vagheggiare una lingua unica artificiale.
Dall'introduzione dell'Autore
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