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Titolo: Le Strade

 

Autori:

Abel Bordonaro, Filippo Cannizzo, Manuel Di Maggio, Dario Pellerone , Michele Russo, Davide Vaneria

 

Formato: 15x21 cm

brossura

208 pagine

 

Copertina: Illustrazione di Manuel Di Maggio

 

Prima edizione: Dicembre 2017

isbn 978-88-99782-24-5

 

Prezzo di copertina: Euro  16,00

 

 

Collana/Narrativa/11

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La filosofia spiega, la letteratura fa capire con il racconto.

Un dibattito così arduo e duro da decifrare non può che essere la chiave di lettura principale di questa raccolta di racconti, Le Strade, un’opera che ho avuto la soddisfazione di editare, potendomi così avvalere di un gruppo di autori dal sicuro avvenire: dei giovani appartenenti a questa tanto vituperata generazione i quali sin da subito mi hanno colpito per la loro profondità.

Ma ciò non rappresenta una scoperta, né Le Strade può definirsi un esperimento visto che parte degli autori – Dario Pellerone, Davide Vaneria e Abel Bordonaro – l’abbiamo già vista tra i nomi presenti in Nessun Titolo, libro sempre edito dalla casa editrice, ma non solo, poiché tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa raccolta di racconti, chi più chi meno, può contare partecipazioni o vittorie a concorsi letterari, direzioni di giornali e altre esperienze culturali non indifferenti se raffrontate alle critiche che vengono fatte alle nuove generazioni.

La stessa casa editrice, l’anno scorso, è stata felice di pubblicare un libro, Ennanoir - Il Paese in Controluce, scritto da uno degli autori qui presenti, Manuel Di Maggio, all’epoca ventitreenne.

Pertanto, ad oggi, mi definisco orgoglioso di pubblicare questo volume che, come presupposto dal titolo, si occupa di indagare le strade, intese come quei percorsi di vita che ci portano a intraprendere delle scelte che portano in una o in un’altra direzione.

Le Strade sono le vite, sono le scelte, siano esse inerenti l’attualità come Veniva dal Mare, il racconto di Filippo Cannizzo, o Non Girare alla Prossima Curva di Manuel Di Maggio, sia anche quelle all’apparenza più astratte, raccontabili attraverso generi letterari come la fantascienza, Di stelle e di uomini di Abel Bordonaro, o il teatro, Casa Ego di Michele Russo, finendo anche per spaziare nel postmodernismo di Davide Vaneria, Tranquillo Figliolo, per Qualsiasi Cosa Chiama Will!, con le sue descrizioni che sembrano dipingere in modo impressionista un paesaggio urbano e crudo, sino a raggiungere delle visioni più oniriche, quasi surreali in Il Giardino dei Sogni di Dario Pellerone.

Pertanto, con grande onore, vi presento Le Strade, la raccolta di racconti che, dopo il successo forse inaspettato di Nessun Titolo, si pone come una certezza nel mondo della letteratura.

Un urlo di rivalsa che dice: «I giovani ci sono, vogliono far sentire la loro voce e non sempre sono come li dipingete voi».

Maurizio Vetri

Editore

 

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Gli Autori

Abel Bordonaro

Nato a Palermo il 3 agosto del 1994. Non ha la pretesa di definirsi uno scrittore, ma bensì un sognatore che vive i suoi sogni attraverso “la penna”. La sua passione per la scrittura è sbocciata a 17 anni grazie all’incoraggiamento di Dario Pellerone al tempo suo compagno di classe.

Il genere che preferisce sono i romanzi di fantascienza, o i racconti storico-avventurosi, uno dei suoi scrittori preferiti è sicuramente Jules Verne, altri preziosi spunti per i suoi racconti li coglie dalla cinematografia.

Partecipa ad una raccolta di racconti che prende il nome di “Nessun Titolo”. Si è diplomato come geometra all’istituto d’istruzione superiore Duca D’Aosta di Enna, attualmente studia presso la Facoltà di Architettura di Enna.

Filippo Cannizzo

nasce a Enna il 7 luglio 1993. Frequenta la scuola elementare e successivamente, durante i tre anni di scuola media intraprende lo studio del pianoforte che successivamente abbandonerà per dedicarsi allo studio della chitarra da autodidatta. Nel 2013 si diploma presso il liceo socio-psicopedagogico della sua città. Attratto dal fascino della scrittura,della letteratura ed in particolar modo dal giornalismo si iscrive alla facoltà di scienze della comunicazione per i media e le istituzioni presso l’università di Palermo dove viene ammesso dopo aver superato i test d’ammissione. Nello stesso anno,grazie alla collaborazione di alcuni colleghi che condividono la sua stessa passione per il giornalismo,crea il giornale online “Kaos” di cui oltre ad esserne cofondatore ne è anche il redattore nella pagina di cronaca,occupandosi inoltre  delle rubriche di sport e musica,le altre sue grandi passioni. Oggi si affaccia al mondo della scrittura di racconti con “Veniva dal mare”che ne sancisce l’esordio.

Manuel Di Maggio nasce a Enna il 13 agosto del 1993.

Fatta tutta la trafila scolastica nella sua città, nel 2013 consegue la maturità presso il Liceo Scientifico “Pietro Farinato”. Più vicino alle materie umanistiche, pian piano sviluppa interessi per arti e letteratura, in particolare per il noir e all’ hard-boiled, sia cartaceo che da grande schermo. Partecipa come uditore al progetto Cinekore 2012, tenuto all’università locale. A seguito della maturità, si iscrive alla Scuola Internazionale di Comics di Roma, ottenendo il diploma in ‘Fumetto Francese’ nel 2016, seguendo le lezioni di professionisti del mestiere come Roberto Ricci, Fabio Mantovani, Mario Rossi, Fabrizio De Tommaso e Giampiero Wallnofer.

Tra il dicembre 2014 e il marzo 2015 si unisce alla web radio, WMRadio (emittente oggi defunta) in qualità di speaker.

Sempre più vicino alla letteratura, inizialmente è ispirato ai grandi classici europei Primonovecenteschi, per poi trovare la sua dimensione nelle opere di autori quali: Philip Roth, Don DeLillo, Woody Allen e Will Eisner.

Conosciuto l’editore Maurizio Vetri, nel 2015, realizza per lui il suo primo romanzo: Ennanoir – Il Paese in Controluce, uscito nel settembre 2016, disegnandone anche la copertina.

Nell’aprile 2016 entra a far parte dello staff di redattori della webzine Spaziorock.it, una delle riviste più autorevoli del settore nel territorio Nazionale. Per loro, tra le altre, scrive le recensioni di album appartenenti ad artisti come Bruce Springsteen, David Bowie e i Kansas. Nel luglio 2017 consegue un secondo diploma presso la Scuola Internazionale di Comics, frequentando il corso di sceneggiatura sotto la guida dei docenti Alessandro Bilotta, Massimiliano Filadoro e Roberto Dal Prà.

Attualmente, oltre al qui presente Le Strade, è all’attivo su di un altro romanzo, sempre per Maurizio Vetri Editore, e su una pièce teatrale di cui è drammaturgo. Entrambe le opere dovrebbero uscire nel 2018.

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Dario Pellerone è nato il 6 ottobre del 1994 a Palermo, dove torna per studiare presso l’Università degli studi di Palermo.
Precoce scopre la sua passione per la scrittura, sempre determinato a dare il meglio di se, e consapevole che l’amore per essa non è ricambiato.

Umile nel dire che non è uno scrittore, ma solo un appassionato.

Coodinatore, assieme ad Abel Bordonaro, nonché altro scrittore di codesto libro, di un giornalino chiamato “RicreAzione” e pubblicato presso l’istituto di appartenenza: IIS ( Istituto d’istruzione superiore).

Due sue racconti sono stati scelti per la pubblicazione, dopo aver partecipato a dei concorsi letterari: IV premio letterario “PROGETTI DI ARMONIA”, e l’altro “Il diabete infantile e giovanile, le storie, i racconti”

Ha pubblicato assieme ad altri 6 amici, grazie all’immenso aiuto dell’editore Maurizio Vetri, la raccolta di racconti che prende il nome di “Nessun Titolo”.
Con grande gioia per i suoi amici, Dario ha finalmente smesso di chiedersi qual è il senso della vita, cos’è l’amore e cos’è la felicità. Adesso passa il tempo in mezzo ai libri chiedendosi “ma chi me lo fa fare?”

Michele Russo

Nato a Milano il 12/12/95 ma residente ad Enna, ha conseguito la maturità presso il liceo classico “Napoleone Colajanni” della stessa città, nell’anno 2014. Successivamente, si è iscritto al corso di laurea triennale in lettere, curriculum “classico,” presso l’università degli studi di Catania, di cui tuttora fa parte.

Appassionato di cultura classica nonché di mondo cristiano, è dedito inoltre alla scrittura creativa(prosastica oltre che poetica, alla quale riserva una particolare attenzione), con cui cerca sempre, tramite la “versificazione” di alcuni squarci della propria esperienza umana, e quindi di tutte le piccole problematiche esperienziali, emotive ed esistenziali a questa annesse, di abbracciare la vasta ed intricata gamma di contrasti interiori che investono, sin dagli albori della sua storia, l’intera umanità. Tutto questo, viene svolto sempre alla luce di un continuo rapporto dialettico tra realtà e scrittura, vita ed arte, azione e speculazione.

Davide Vaneria Nasce ad Enna il 14 agosto del 1995. Frequenta la scuola media “Nino Savarese” di Enna, appassionandosi alla musica. Il primo interesse per l’arte e la letteratura, in particolar modo per la poesia, arriva intorno ai sedici anni, grazie alla lettura di autori quali Jim Morrison, Charles Baudelaire, Arthur Rimbaud e Paul Verlaine, inizia a scrivere i primi versi e a farsi conoscere negli ambienti culturali della città. Nel mondo dell’editoria approda per la prima volta all’età di diciotto anni, pubblicando un libricino di poesie “Fiori nella roccia”, con gli Amicipoeti, un gruppo di persone amanti della poesia che, una volta a settimana, si riunivano presso i locali della Biblioteca Comunale di Enna per leggere e commentare poesie.

Dopo il diploma magistrale, conseguito nel 2014, si inscrive al corso di laurea in Lettere Moderne, presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli studi di Catania. Sebbene anch’esso fu inizialmente un mondo del tutto nuovo, il giovane autore non perse tempo e cominciò a partecipare agli eventi letterari del capoluogo etneo, quali fra tutti, open mic, apparizioni con altri autori in web radio e manifestazioni culturali.

Frattanto, durante i primi anni dell’università, arriva anche la seconda richiesta di pubblicazione da parte del suo caro amico e scrittore emergente Dario Pellerone. Nel 2015 esce infatti “Nessun Titolo”, antologia di testi narrativi edita con “Maurizio Vetri Editore”. Il 29 maggio dello stesso anno, a Calascibetta (EN), la sua poesia tocca un punto saliente della sua giovane carriera letteraria con la classificazione al primo posto, nella sezione poesia adulti, della VI Edizione del concorso letterario “Dacia Maraini”. Il 28 maggio dell’anno seguente partecipa al IV concorso letterario dialettale “Identità siciliana, fra cultura e folklore”, con il testo “Du Lugliu”.

Nell’agosto del 2016, oltre a frequentare il secondo anno accademico,  il suo nome giunge tra quelli degli altri partecipanti dell’VIII Edizione del concorso internazionale di poesia inedita “Il Federiciano”, con la poesia “Questa notte, penso..”, pubblicando un volume del festival poetico edito dalla “Aletti Editore”.

Nonostante il 2016 fu un anno propizio sia per alcuni esami conseguiti all’università che per il risultato della sua carriera letteraria, il 13 settembre dello stesso anno, egli subì la perdita del padre a seguito di un incidente stradale, esperienza che influenzò in parte anche la sua produzione letteraria.

Nell’anno successivo continua a “imbrattare”, come egli stesso afferma più volte, quaderni, fogli dattiloscritti, fogli protocollo di poesie e lavori mai completati. Sebbene la perdita del padre si sia fatta pesante sulle sue spalle, ancora una volta nel 2017, la sua produzione letteraria conquista un altro trofeo. L’8 aprile, a Caltanissetta, viene infatti premiata con una segnalazione speciale la poesia “Lenta è la notte” , alla XXIII edizione del premio letterario internazionale “L’Artigiano Poeta”.

Al momento l’autore frequenta il terzo anno accademico presso la facoltà di Lettere dell’Università degli studi di Catania, continua a lavorare ai suoi testi poetici e narrativi e spera di ottenere la laurea triennale entro il prossimo anno.

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